Ovvero pedalare in libertà

2 giugno 2022: Monte Arrigon... ce l'ho fatta!

Veduta del Monte Arrigon

Da molti anni ormai il Monte Arrigon è il mio banco di prova.

Molto spesso ho dovuto arrendermi alla penultima rampa con pendenze oltre il 25%, ghiaiosa, sconnessa e che concede solo strette linee per tentare di mantenere l'equilibrio, con le forze ormai al lumicino, il cuore che schizza e la lucidità nella guida azzerata.

Eppure qualche volta ce l'ho fatta e quando succede, come oggi, la soddisfazione per il giro è decuplicata.

La prima volta che ho superato la malefica rampa è stata con la Torpado, nel periodo in cui mi allenavo un po' di più per farmi trovare pronto a pedalare la nuova bici, la mia Lupa.

Con la Torpado è stato uno sforzo al di là di ogni immaginazione. Passato alla Lupa le prime volte ce la facevo con minor fatica... ma dopo tre, quattro volte sono tornato lo scarso di sempre... ogni volta il fiato mancava, la vista si annebbiava e bastava un minimo ostacolo alla ruota davanti, un leggero slittamento alla posteriore e ciao!

Oggi, a distanza di tempo, ho rispolverato la Lupa per capire come ero messo dopo aver perso qualche chiletto ed avere, mediamente, qualche chilometro in più nelle gambe rispetto agli anni scorsi.

Le prime rampe, fino al primo terzo di salita, le ho superate bene, credo i battiti non siano mai andati oltre i 160. Mi sono detto la classica "ora o mai più" e, recuperato quanto più potevo nella fase intermedia, attacco la temuta terza rampa.

Dopo circa 100 metri, metto il rapporto più leggero, cerco l'equilibrio e soprattutto cerco di respirare profondamente... ossigeno alle gambe, ma soprattutto al cervello per mantenere lucidità e la giusta traiettoria.

Superato il punto più difficile (stimo una pendenza di circa il 30% qui!) ho un leggero calo di fiducia, guardo avanti e vedo che ancora ne manca per poter dire di avercela fatta. Respiro profondamente e cerco un taglio in diagonale per ammortizzare un po' la pendenza, stando attento però a non incappare in qualche ostacolo... ce la faccio! mancano solo poche pedalate e ... sì! terza rampa superata!

Ormai è solo questione di concentrazione, non devo dare per scontata la quarta e ultima rampa (con la Torpado una volta qui ho dovuto mettere il piede a terra per una distrazione) e la meta è raggiunta.

WOW! E' FATTA!

Tra l'altro è questo uno dei punti che più mi affascina dei colli Euganei: la vista su Teolo e il monte Grande, il vialetto con i cipressi proprio sul crinale del monte, il vigneto placido... già, tutto questo oggi ha un sapore ancora più dolce!