Ovvero pedalare in libertà

ZWIFT: un mondo fantastico dove si suda davvero

Ho scoperto un nuovo mondo!

Sono affascinato da cosa è in grado di creare la fantasia umana supportata dal progresso e dalla tecnologia.

Vinto forse dall'apatia estiva, il gran caldo che mi ha fatto abortire tutte le fantasie di giri on the road e stimolato da una casuale occasione di vendita di un usato, ho acquistato un rullo interattivo dell'Elite.

Con grande perplessità della moglie, l'ho piazzato (per ora) in salotto insieme alla Topstone, fatto la prova e l'abbonamento a Zwift e, con molta curiosità e pazienza, ho provato a capirci qualcosa.

Mano a mano che esploravo le funzionalità e mi documentavo, il mio stupore è cresciuto esponenzialmente. Fino a 10 giorni fa nemmeno sospettavo dell'esistenza di questo mondo di pedalate social... di percorsi virtuali in cui si abbina l'esplorazione di mondi fantastici a percorsi realmente esistenti (seppur carto-animati),  il tutto insieme ad una quantità pazzesca di dati delle tue forze sui pedali: watt, frequenza di pedalata, pulsazioni...

Sono rimasto a bocca aperta di quante siano le possibilità da provare, oltre alla sperimentazione e conoscenza del proprio rullo e del giusto settaggio degli infiniti parametri.

Forum, gruppi di discussione, squadre di tutto il mondo che organizzano "eventi", dove ho scoperto che per eventi si intendono sia gare, sia semplici pedalate in gruppo compatto (con addirittura un leader da seguire e da non superare una volta definite le regole di limiti di velocità/potenza del gruppo).


Per ora mi sto dedicando a Zwift, presentato come un gioco, ma che ha tanti agganci con il mondo reale della bici che lo rende enormemente affascinante.

Prima di tutto la valutazione delle proprie capacità in termini di Watt/Kg. Consente anche di fare la prova del proprio FTP (Functional Threshold Power) per rendersi conto delle proprie capacità e partecipare poi agli eventi a noi più adatti.

Vi sono poi infiniti piani di allenamento, con ripetute, prove di resistenza... alcuni sembrano veramente ben fatti e adatti anche a professionisti. Gli stessi cicli li puoi adattare alle tue capacità di potenza (sempre in watt per Kg), in modo che ci si può avventurare a fare piani di allenamento pensati addirittura per professionisti, fondo, mountain bike, gravel...!!

Ma poi al rullo (e all'applicazione) si può associare un cardiofrequenzimetro ed un sensore di frequenza di pedalata, disponendo così, sia in diretta che a sessione conclusa, di una marea di dati per una completa autovalutazione delle performance.

Ah, dimenticavo: la fatica che si fa sui pedali, testimoniata dal sudore che scende copioso, non è reale, di più!!

Tanto per rendere l'idea, ho provato il percorso denominato "The Pretzel": 72 Km per 1.360 metri di dislivello, con punte anche al 13%! Quasi quattro ore sui rulli senza mai annoiarmi!

Servirà anche come allenamento per stare meglio in sella nelle uscite reali? Vedremo, certo che se dovesse essere così, ho veramente vinto alla lotteria della felicità!

Un'altra incredibile, inattesa, sorpresa regalata dal mondo della bici!