Le dolci colline senesi
L'anno scorso avevo partecipato alla Nova Eroica Prosecco Hills apprezzando l'ottima organizzazione, la partecipazione di ciclisti da ogni parte d'Italia e d'Europa, il tracciato magnifico.
Però... la vera Eroica, quella sulle colline e gli sterrati senesi... beh questo rimaneva il mio vero sogno!
Ecco allora che come mio evento clou del 2025 ho pensato di mettere in programma la partecipazione alla Nova Eroica di Buonconvento.
Prenotato da venerdì a domenica un agriturismo dove alloggiare con la famiglia, sabato dedicato alla visita di un monastero nelle vicinanze (Monastero di Monte Oliveto) e, naturalmente di Siena, e poi domenica... BICI: via sugli sterrati della Nova Eroica!
La mattina dell'evento, sono stato baciato dalla fortuna: la preoccupante calura estiva (sempre oltre i 30°) è stata spazzata via da un temporale che si è abbattuto in zona dalle 5 alle 7 del mattino, creando una temperatura piacevolissima intorno ai 20°. Proprio quello che ci voleva per gustarsi una giornata stupenda tra le colline senesi.
Tra i vari percorsi ho scelto quello che ritenevo alla mia portata anche se comunque molto sfidante per le mie capacità: 95 chilometri con 1410 metri di dislivello (ma alla fine saranno di più!).
Con oltre 1.200 partecipanti, alle ore 8 in punto ecco la partenza!
Torpedone iniziale e, dopo una manciata di chilometri, ecco iniziare i famosi sterrati delle strade bianche e le salite, sempre in saliscendi; saranno pochissimi i tratti di pianura e non certo nella prima fase di corsa dove invece sono posti i due tratti cronometrati del percorso medio che ho scelto di fare.
Il clima è molto disteso, non mi pare proprio di vedere gente che va a tutta e fa a gara a superare; tutto sommato tenendo il mio passo riesco a rimanere sempre con gli stessi compagni di viaggio.
Ben presto iniziano i tratti cronometrati. Qui, come tutti, ci metto un po' più di impegno: meno contemplazione del meraviglioso paesaggio e più sguardo basso e pedalare. Alla fine nei tratti cronometrati non mi va neanche male, più o meno a metà nella classifica generale e di categoria. Soddisfatto, dai!
Ribollita e "ova 'ol pomodoro"
Dopo la fine del secondo tratto cronometrato si arriva al primo ristoro: ribollita, uova al pomodoro, frutta, dolci e... vino (chianti?). Favoloso! Riempio anche le borracce e riparto. Ora sì che mi godo il paesaggio (dopo la Ride, il Relax, come dice lo slogan dell'organizzazione): attorno a me colori incantevoli delle colline senesi, strade dolci, con qualche salita un po' più aspra, ma niente di impossibile. Sbucati sulla provinciale Lauretana c'è anche un bel pezzo di asfalto fino ad Asciano tanto per poter mantenere una guida ancora più rilassata.
Al km. 30, quasi senza rendermene conto, inizio la salita del Monte Sante Marie, luogo iconico delle terre bianche dove di recente il campionissimo Pogacar ha fatto il vuoto alla classica delle Strade Bianche.
Purtroppo me ne sono reso tardi e ora posso rendere onore a quei chilometri solo nei miei ricordi.
Sterrati sempre ampi e compatti
Profumo di lavanda sul Monte Sante Marie
Vole la cipolla? Tanto il danno l'è fatto...
Ancora asfalto fino ad Arbia ed oltre, poi una decina di chilometri in sterrato fino a Monteroni d'Arbia dove è posto il secondo ristoro. Qui ci si sazia niente di meno che con la panzanella!
Piccola gioia da self made man: qualche chilometro prima il cambio aveva iniziato a darmi dei problemi, non entravano gli ultimi due rapporti più agili, il che, con gli strappi in salita che ancora mancavano all'arrivo, non era proprio il massimo della vita. Provo allora a buttare due borracce di acqua sul cambio posteriore e sulla catena per togliere un po' di polvere e... magia: il cambio riprende a funzionare perfettamente!
Felicità
Gialle e calde colline
Tutto soddisfatto mi avvio per gli ultimi 25 km. Rallento parecchio perché voglio centellinare la gioia di rimanere immerso in questo paesaggio il più possibile, sento già che all'arrivo avrò nostalgia di queste strade.
Mi riempio gli occhi dei campi di grano maturo, dei girasoli, dei (rari) boschi ombrosi e degli eleganti cipressi messi a cornice di colline dolci e strade sterrate che sanno d'altri tempi. Ogni 500 metri mi tocca fermarmi per scattare una foto, per respirare l'aria calda, ma non ancora afosa di questa giornata.
Poi mi dico che basta così, devo pedalare sul serio, sennò di questo passo non arriverò più.
A Buonconvento ci dovrebbero essere moglie e figlia ad attendermi dopo la loro gita a Montalcino. Arrivo perciò verso le 14, loro non sono ancora tornate, così inganno l'attesa scolandomi una birra fresca al Bar Sport di piazza Matteotti.
Poi, ricongiunto alla famiglia con un sorriso fino alle orecchie, mi godo gli ultimi momenti di questa giornata gloriosa e indimenticabile.
Faccio una doccia al campo sportivo prima di riprendere la strada in auto verso Siena, Firenze, Bologna... si torna a casa, ma un pezzo di cuore rimane qui!